Fitness
Scarpe da camminata: quando occorre cambiarle
Quando cambiare le scarpe da camminata e quanto durano? Scopriamo perché è importante sostituirle e come capire che è arrivato il momento
Capire quando cambiare le scarpe da camminata può aiutare a ridurre il rischio di sviluppare alcuni infortuni. Andiamo a scoprire quali sono i rischi di utilizzare scarpe rovinate e quanto durano le scarpe da camminata.
Quanto durano le scarpe da camminata
Scoprire quanto durano le scarpe da camminata è il primo passo per sapere quando è tempo di cambiarle. La verità è che dipende da alcuni fattori. In primo luogo, dall’utilizzo. Le calzature non hanno una vera e propria scadenza ma in genere sono fabbricate in una maniera che non permette a esse di durare all’infinito.
Le scarpe durano tra i 500 e gli 800 km, con alcuni modelli che possono avvicinarsi ai 1.000. Raggiunta la soglia non forniranno più il supporto e l’ammortizzazione adeguati. Possiamo dire che una persona che cammina in media mezz’ora al giorno dovrà cambiare le scarpe ogni 6 mesi.
È chiaro che si tratta di una stima approssimativa. Oltre al fatto che ogni scarpa è diversa e quindi durerà un numero differente di chilometri, ci sono altri elementi da considerare, partendo dal peso della persona che utilizza le calzature in questione. Ponendo, infatti, un maggior carico sulle scarpe, queste si consumeranno inevitabilmente in maniera più rapida.
È, inoltre, importante capire quanto sono state in magazzino o in negozio. Con il tempo, la colla invecchia e l’aria o il materiale utilizzati per l’ammortizzazione potrebbero star dissipandosi o rovinandosi. Cercare di capire quanto a lungo sono rimaste in attesa potrebbe essere utile. Spesso le scarpe rimaste invendute per troppo tempo vengono messe in sconto, ma non necessariamente né varrà la pena: l’entità dello sconto deve giustificare la minor durata che avranno queste calzature.
I problemi di una calzatura usurata
Perché è necessario cambiare le scarpe da camminata quando superano un certo livello di usura? Semplicemente perché arrivano a punto in cui non sono più in grado di fornire l’adeguata ammortizzazione.
Delle calzature ammortizzate sono fondamentali nella corsa, ma anche nella camminata sono importanti. Una mancanza di assorbimento degli urti significa infatti porre maggiore stress su muscoli e articolazioni, in particolare della gamba. Questo in cambio potrebbe causare dolori o peggio aumentare il rischio di sviluppare infortuni.
Proprio avvertire del dolore potrebbe essere un segno, oltre che della necessità di un controllo, che le scarpe hanno terminato il loro ciclo di vita.
Quando cambiare le scarpe da camminata
Compreso quanto durano le scarpe da camminata e quali problemi potrebbero generarsi con l’utilizzo di calzature che hanno superato il limite di usura, è utile comprendere quando cambiare le scarpe da camminata, quali segni indicano che è giunto il momento.
Infatti, non sempre è possibile tenere traccia di quanto tempo o quanta distanza hanno coperto le nostre calzature. In questa situazione, esistono altri avvisi che è tempo di sostituirle.
Il primo e più ovvio segno è una suola troppo consumata. Se inizia a spuntare un altro colore, spesso messo lì appositamente come avvertenza, vuol dire che l’utilizzo è stato eccessivo è che si è raggiunto lo strato inferiore.
Anche notare delle zone, come il tallone, la punta o la porzione laterale consumate eccessivamente rispetto al resto della suola può essere un’indicazione. Dei pattern non uniformi possono fornire informazioni su come si cammina, e quindi sul tipo di calzature più adatte alle proprie caratteristiche.
In aggiunta, fare attenzione a danni sulla tomaia o rotture e raggrinzimenti sulla zona di ammortizzazione. Quest’ultima in particolare potrebbe indicare che non fornisce più il supporto necessario.
Alcuni consigliano di avere già pronto il successivo paio di scarpe. Se provando quelle nuove si nota una differenza importante nel livello di assorbimento, è tempo di cambiare.
Preservare le calzature e cosa fare con quelle usate
Cambiare le scarpe per camminare è una spesa, e rimandarla può aiutare. Per farlo è però necessario allungare la vita della calzatura. Come si fa? Dedicandogli alcune attenzioni.
Per cominciare, le scarpe da camminata non andrebbero utilizzate per altre attività, così da ridurne l’usura nel tempo. Non solo perché la suola verrà consumata meno, ma perché indossandole per un tempo minore, avranno un’esposizione più corta a batteri e umidità, che contribuiscono a danneggiarle e consumarle.
Proprio per questo motivo, è bene lasciare le scarpe libere di respirare dopo l’utilizzo piuttosto che metterle in un contenitore chiuso così da permettere una migliore asciugatura. E se si desidera lavarle, lavaggi delicati con saponi poco aggressivi e acqua fredda. E anche in questo caso meglio lasciarle asciugare naturalmente all’aria.
È inoltre possibile riutilizzare le scarpe da camminata non più adatte per fare esercizio per altre attività che non richiedono lo stesso livello di supporto e ammortizzazione, così da poter impiegare le nuove scarpe solo per camminare senza dover acquistare un nuovo paio esclusivamente per fare altro. Infine, nel caso le vecchie scarpe non siano più necessarie potranno essere riciclate oppure, se in condizioni adatte, donate a che ne potrebbe avere bisogno.