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Salute

Carta da forno: una minaccia in cucina e le alternative sostenibili

La carta da forno, comunemente usata per le sue proprietà antiaderenti, può contenere PFAS, sostanze chimiche dannose per la salute e l’ambiente. Esistono alternative sicure come tappetini in silicone alimentare e metodi naturali come l’uso di oli o foglie biodegradabili. Scegliere prodotti privi di PFAS aiuta a proteggere la salute e a ridurre l’inquinamento

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Carta da forno: una minaccia in cucina e le alternative sostenibili
Mamma e figlia che utilizzano il forno (©pexels)

Accendere il forno e preparare una teglia con la carta da forno è un gesto comune nelle cucine di tutto il mondo. Questo semplice atto, però, nasconde aspetti meno innocui di quanto possiamo immaginare. La carta da forno, apprezzata per le sue proprietà antiaderenti e la resistenza alle alte temperature, può contenere sostanze chimiche potenzialmente dannose, tra cui i PFAS, che rischiano di contaminare il cibo e l’ambiente.

Cosa sono i PFAS?

I PFAS (per- e polifluoroalchiliche) sono una vasta famiglia di composti chimici noti per la loro capacità di respingere acqua, grasso e calore. Queste caratteristiche, molto apprezzate in cucina, li rendono ideali per creare la superficie antiaderente della carta forno. Tuttavia, i PFAS sono estremamente persistenti nell’ambiente e possono accumularsi nel corpo umano. Conosciuti anche come “forever chemicals”, questi composti permangono nel nostro organismo e nel pianeta per tempi lunghissimi, con effetti potenzialmente dannosi.

I rischi per la salute

Diversi studi, tra cui quelli raccolti dall’Associazione Italiana Medici per l’Ambiente (ISDE Italia), segnalano i rischi per la salute associati all’esposizione prolungata ai PFAS. Queste sostanze sono state collegate a patologie serie, tra cui problemi al fegato, disturbi della tiroide, complicazioni per gli organi riproduttivi e un aumento del rischio di tumori. In uno scenario simile, è importante scegliere consapevolmente i prodotti che utilizziamo, preferendo quelli che riportano l’assenza di PFAS in etichetta o optando per alternative ecologiche.

Alternative sicure e sostenibili

Fortunatamente, non mancano opzioni più sicure e sostenibili. Un’alternativa sempre più apprezzata è rappresentata dai tappetini riutilizzabili in silicone alimentare. Questi prodotti, privi di PFAS, offrono una superficie antiaderente e possono essere utilizzati centinaia di volte, riducendo così il consumo di materiali usa e getta. Tuttavia, è bene scegliere tappetini certificati per uso alimentare, per assicurarsi che il silicone sia di alta qualità e sicuro.

Metodi naturali per evitare i rischi

Per chi preferisce soluzioni più naturali, un metodo semplice è quello di ungere le teglie con olio d’oliva o burro, come si faceva in passato. Questo metodo, oltre a eliminare ogni rischio di contaminazione chimica, aggiunge un tocco di sapore ai piatti e riduce ulteriormente l’impatto ambientale. Le nonne, infatti, usavano un po’ di olio e farina per evitare che il cibo si attaccasse alle teglie, dimostrando che spesso le soluzioni più tradizionali possono essere le migliori.

Soluzioni originali ispirate ad altre culture

Un’altra idea interessante viene da altre culture, dove l’uso di foglie naturali come quelle di banano, vite o cavolo è ancora diffuso per avvolgere e cuocere i cibi. Queste foglie non solo offrono una superficie completamente biodegradabile e priva di sostanze chimiche, ma donano anche un sapore unico ai piatti.

Riflessioni per un futuro più sano e sostenibile

L’uso consapevole dei materiali in cucina rappresenta un piccolo passo verso uno stile di vita più sostenibile e salutare. Ogni volta che scegliamo un prodotto senza sostanze tossiche, non proteggiamo solo noi stessi, ma contribuiamo anche a ridurre l’inquinamento e i rifiuti. La prossima volta che accendiamo il forno, vale la pena riflettere sugli strumenti che utilizziamo e su come le nostre scelte possano avere un impatto positivo sul nostro benessere e su quello del pianeta.

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