Alimentazione
Cottura e conservazione: segreti per una nutrizione sicura e sostenibile
Come garantire una dieta sana e sicura prestando attenzione alla cottura e conservazione degli alimenti. Evitare rischi come IPA, acrilammide e aflatossine, scegliere metodi di cottura sicuri e conservare i cibi correttamente. Gestire antinutrienti e selezionare le pentole giuste per una nutrizione ottimale
Negli ultimi anni, la nostra attenzione verso una dieta equilibrata e sana è diventata quasi maniacale. Siamo bombardati da consigli su quali cibi scegliere, come abbinarli e le ultime tendenze alimentari, come il digiuno intermittente. Tuttavia, spesso trascuriamo due aspetti cruciali: la modalità di cottura degli alimenti e la loro corretta conservazione. Questi elementi sono essenziali per garantire non solo una dieta nutriente ma anche sicura.
Sostanze nocive nella cottura
Quando cuciniamo i nostri pasti, alcune tecniche possono generare sostanze tossiche. Ad esempio, gli Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) si formano quando si cucina a temperature molto alte, come nella griglia o sulla brace. Questi composti sono stati associati a effetti cancerogeni e, per ridurne la formazione, è consigliabile optare per metodi di cottura meno estremi, come al vapore o in casseruola. La cottura al forno è accettabile se si evita l’uso di temperature troppo elevate e si preferisce la modalità statica a quella ventilata, che può aumentare la temperatura interna.
Un altro elemento da considerare è l’acrilammide, una sostanza chimica che si forma durante la cottura di alimenti ad alta temperatura e bassa umidità, come le patatine fritte. L’acrilammide è stata associata a un aumento del rischio di cancro e la sua formazione può essere ridotta cuocendo a temperature più basse.
Attenzione alla conservazione degli alimenti
La corretta conservazione degli alimenti è altrettanto cruciale. Le aflatossine, sostanze potenzialmente cancerogene, possono proliferare in cereali, legumi e semi conservati in ambienti caldi e umidi. È essenziale mantenere gli alimenti in luoghi freschi e asciutti per evitare questa contaminazione.
Un altro rischio è rappresentato dalla solanina, una tossina presente in alcune piante come le patate e i pomodori verdi. La solanina si accumula in condizioni di conservazione inadeguate, come la presenza di germogli nelle patate. Ridurre la concentrazione di solanina attraverso una corretta maturazione e cottura può prevenire problemi di salute.
Rischi legati alle conserve e ai contenitori
Anche nella preparazione delle conserve domestiche bisogna prestare attenzione. La tecnica della vasocottura, che utilizza barattoli di vetro per cuocere e conservare i cibi, non è sempre sicura poiché non elimina completamente le spore del Clostridium botulinum, responsabile del botulismo. Tuttavia, un trattamento termico adeguato, come la cottura a 75-80°C per almeno cinque minuti, può distruggere le tossine prodotte da questo batterio.
Inoltre, il tipo di pentole utilizzate può influenzare la nostra salute. È preferibile usare pentole in acciaio inox con fondo spesso per evitare reazioni chimiche indesiderate e garantire una cottura uniforme. Pentole in ghisa e terracotta sono ottime per cotture prolungate, ma bisogna verificare la sicurezza degli smalti. Pentole in alluminio e teflon, sebbene popolari, possono rilasciare sostanze nocive se danneggiate o riscaldate eccessivamente.
Antinutrienti e salute
Infine, è importante considerare anche gli antinutrienti, composti che possono interferire con l’assorbimento di minerali essenziali. Ad esempio, l’acido fitico, presente in cereali integrali e legumi, può limitare l’assorbimento di ferro e zinco. Tuttavia, tecniche come l’ammollo e la cottura possono ridurre significativamente il contenuto di acido fitico.
L’acido ossalico, trovato in alimenti come spinaci e cacao, può formare calcoli renali e ridurre l’assorbimento di minerali. Bere acqua calcarea può aiutare a mitigare questo effetto. Le lectine, presenti in cereali e legumi, possono causare problemi gastrointestinali, ma la cottura adeguata e l’ammollo sono efficaci nel ridurre i loro effetti negativi