Sport
Correre in gruppo o da soli: i benefici del farlo in compagnia
Correre in gruppo ha numerosi benefici, sia dal lato sportivo che da quello sociale. Ma ci sono anche dei lati negativi
Correre in gruppo è evitato da molti, che considerano la corsa uno sport solitario. Tuttavia, fare questa esperienza in compagnia di altre persone può avere diversi benefici.
Correre in gruppo: come funziona
Prima di scoprirne i benefici, è necessario comprendere a cosa ci si riferisce quando si parla di correre in gruppo. Infatti, sebbene correre con i propri amici abbia indubbiamente dei vantaggi in comune o comunque molto simili, in questo articolo andremo a esaminare quelli che sono veri e propri gruppi organizzati, quindi spesso più numerosi.
In genere, si tratta di eventi creati da Enti o associazioni locali per le ragioni più disparate. Alcune di queste compagnie hanno infatti l’obiettivo di allenarsi per scopi specifici, come una maratona o una mezza maratona. Altre sono eventi di beneficenza, molti sono semplicemente nati per spingere la gente a uscire e fare un po’ di attività fisica e socializzare.
È possibile, inoltre, che certi gruppi di corsa siano rivolti a specifici gruppi di esperienza, mentre altri dividano le persone tra più e meno esperti per far sì che nessuno rimanga indietro.
È però importante tenere a mente che, indipendentemente dalla tipologia di gruppo a cui si decide di prendere parte, ci sono alcune regole di etichetta. Come seguire le regole della strada e non adottare comportamenti che possano mettere a rischio o rendere l’esperienza degli altri corridori meno piacevole. Consigliato anche non portare con sé le cuffiette per la musica: quando si è in compagnia (spesso) è meglio socializzare che non isolarsi.
I benefici del correre in gruppo
Dopo aver guardato alle basi, è arrivato il momento di scoprire quali sono i benefici del correre in gruppo.
Innanzitutto, partecipare a esperienze di questo genere permette di conoscere nuove persone, socializzare. Ottimo per chi desidera espandere il proprio circolo sociale o per chi si annoierebbe a correre da solo. Il senso di comunità ha, inoltre, benefici anche sulla motivazione. Ci si spinge a vicenda a fare meglio e a non mollare, a rimanere costanti con l’allenamento e i propri obiettivi. E si può fare del bene, come nel caso delle corse di beneficenza.
Oltre alla motivazione, correre in gruppo può aiutare a migliorare performance e sicurezza. La performance, perché essere in compagnia può creare, oltre a un ambiente stimolante di persone che si motivano a migliorare, un po’ di sana competizione.
La sicurezza arriva nel momento in cui, in assenza di musica nelle cuffie, è più facile avvertire un pericolo, per la cui individuazione ci saranno inoltre più occhi e orecchi. In presenza di altre persone è inoltre più difficile perdersi ed è più facile aiutare qualcuno in difficoltà.
I lati negativi della corsa in compagnia
Sebbene correre in gruppo abbia diversi benefici, esistono anche dei lati negativi in questo tipo di esperienza.
Alcune persone costrette a lavorare o presidiare in ambienti sociali tutti i giorni, potrebbero per esempio preferire un po’ di solitudine per staccare e rilassarsi. L’assenza di distrazioni può essere, inoltre, ottima per pensare, risolvere problemi e per partorire idee creative (anche se in alcuni casi il gruppo permette di esporre i concetti ad altre menti e ottenere una nuova e fresca prospettiva).
Infine, la presenza di un numero più o meno elevato di persone significa generalmente orari fissi e poca flessibilità con il momento della giornata o il giorno della settimana in cui si svolgono gli allenamenti. E questo potrebbe non fare per tutti, costringendo alcuni a saltare più corse di quelle a cui si prende parte.